Fu acquistato il luogo detto “Le case dell’abate”, in quanto serviva da ricovero per i monaci di San Benedetto in fundis quando salivano a Stroncone per officiarne le chiese. In questo luogo si cominciò a lavorare e fabbricare, con grandi spese a causa delle asperità dell’area, rocciosa e molto scoscesa.
Vi pose la prima pietra il vicario foraneo Paolo Malvetani; la campana del piccolo campanile a vela fu donata da Mons. Seracchi, ultimo abate di san Benedetto. Il 25 maggio 1634 fu portata a Stroncone la reliquia di San Filippo: giunta all’edicola di San Liberatore, le andarono incontro i capitoli delle due collegiate, tutte le confraternite del paese e gran parte della popolazione. Dopo la Messa, fu accompagnata processionalmente alle chiese di San Francesco, San Nicolò, San Michele Arcangelo, per essere deposta definitivamente nella nuova chiesa di San Filippo, dove tutte le domeniche si riunivano i confratelli.
L’altare maggiore ha eleganti ornamentazioni e gruppi scultorei in stucco, per i quali si può ancora pensare alla bottega dei Grimani.
A seguito di eventi sismici, al momento la Chiesa è, purtroppo, inagibile.
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