La data della sua costruzione è sconosciuta, ma non può essere posteriore al XVI secolo. Il nome le deriva dal fatto che anticamente il gonfalone comunale veniva custodito al suo interno, in quanto la chiesa, per la sua elevata posizione, non si prestava a facili attacchi da parte dei nemici.
Originariamente la chiesa appartenne all’Ordine francescano; in un’epoca più tarda fu aggiunta la sacrestia che risultò talmente spaziosa da indurre il priore ad avanzare richiesta affinché fosse trasformata in convento. Questa autorizzazione non fu data e nel XVII secolo le stanze superiori furono adibite a scuola pubblica.
L’altare maggiore, dedicato alla Madonna, è decorato con stucchi dorati dei fratelli Stronconesi Cristoforo e Gregorio Grimani. Ai lati dell’altare si trovano i dipinti di S. Giorgio e S. Biagio, forse opere di Giuseppe Bastiani da Macerata (1612).
La cappella di destra custodiva un tempo il bossolo dei Priori (oggi presso la sede comunale), in quanto i Priori venivano in questa chiesa ad ascoltare la messa la prima domenica successiva alla loro elezione.
Nella chiesa è ospitato il Museo dei Corali.
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